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In uscita "Gli Ebrei in Cina e il caso di Tien Tsin", saggio a cura di Barbara Henry e Marco Cavallarin

Publication date: 21.01.2013
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E' in uscita nelle librerie italiane il saggio "Gli Ebrei in Cina e il caso di Tien Tsin" (Belforte, Livorno 2012), a cura di Barbara Henry, docente di Filosofia Politica dell'Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant'Anna, e di Marco Cavallarin, studioso di Storia dell’Ebraismo e di Storia Coloniale italiana, nonché documentarista. Il volume è stato realizzato in collaborazione con lo Hanban di Pechino, The Office of Chinese Language Council International.

In Cina Storia ebraica e Storia coloniale si sono intrecciate in maniera complessa. Risale, infatti, al VI secolo a. C. la presenza di ebrei in Cina. A Tien Tsin (attuale Tianjin) - concessione coloniale italiana, prediletta da Ciano, premio per la partecipazione alla guerra contro i Boxer - alla piccola comunità ebraica pre-esistente si aggiunsero, negli anni della Shoah, migliaia di ebrei fuggiti dall’Europa. Lì, come a Shanghai e altrove in Cina, essi trovarono rifugio. Quando la maggior parte dei paesi del “mondo civilizzato” negava aiuto agli ebrei, il popolo cinese apriva loro le porte. In quei lembi di Estremo Oriente il concetto di antisemitismo è sconosciuto. Attraverso una serie di saggi interculturali critici delle logiche coloniali, questo libro rende conto della complessità di vicende storiche, culturali e umane, azzardando comparazioni e corrispondenze omeomorfe che riducono di fatto le distanze tra mondi, Occidenti e Orienti, tenuti distanti dalle distorte logiche orientalistiche coloniali. Tanta complessità permea la memoria di quanti la hanno vissuta, e ricordata nelle interviste riportate. Non è un caso che l'opera esca in prossimità del Giorno della Memoria (25 gennaio), quando ovunque in Italia si ricorderanno le vittime del nazismo e dell'Olocausto.

Dopo alcuni anni di elaborazione Marco Cavallarin e Barbara Henry hanno raccolto e coordinato i contributi di un gruppo di ricerca multidisciplinare che ha visto sinologi, storici, filosofi, archivisti, memorialisti impegnati intorno a questo non facile progetto.